Discussione generale
Data: 
Lunedì, 25 Luglio, 2022
Nome: 
Cecilia D'Elia

A.C. 3634-A

Presidente, onorevoli colleghi e colleghe, oggi ci accingiamo ad approvare in seconda lettura, dopo l'approvazione da parte del Senato, il disegno di legge annuale sulla concorrenza 2021. È una delle riforme importanti del PNRR, per questo siamo qui, nonostante la crisi di governo provocata non da noi, ma dalla responsabilità di altri; siamo qui perché ci siamo fatti carico, insieme alle altre forze - voglio ringraziare la relatrice Saltamartini, il relatore Benamati, i colleghi e le colleghe della Commissione -, di portare avanti una riforma che dobbiamo onorare. Vorrei dire, Presidente, tramite lei, all'onorevole Mollicone, che non si è ancora votato, che quale sarà il Governo che ci sarà lo decideranno le italiane e gli italiani, ma che oggi noi dobbiamo onorare un patto, un contratto che abbiamo fatto con l'Europa. Il Next Generation EU è un programma che si basa su piani nazionali che sono piani di investimenti ma anche di riforme e lega strettamente l'erogazione delle risorse ai singoli Paesi membri con il rispetto degli obiettivi che i Paesi si sono dati e, quindi, parliamo, qui, approvando questo disegno di legge e i decreti delegati, della seconda quota dei finanziamenti la cui erogazione è prevista a fine anno dei fondi stanziati con il Recovery Fund.

Ricordo anche che fino all'ultimo giorno disponibile il lavoro di Commissione è stato proficuo e che il testo arrivato alla Camera è stato migliorato attraverso l'attività emendativa frutto di una sana dialettica fra i commissari, i relatori e il Governo, attività che ha visto interventi puntuali sugli articoli che sono stati effettivamente trattati durante la lettura del provvedimento in Commissione referente. Innanzitutto per questo, per consentire l'approvazione di questo disegno di legge e l'erogazione delle risorse, abbiamo accolto l'emendamento del Governo soppressivo dell'articolo 10 che conteneva una delega volta a rivedere la disciplina in materia di trasporto pubblico non di linea. Voglio sottolineare che come democratiche e democratici abbiamo sempre cercato una sintesi efficace delle varie istanze nate dal dibattito parlamentare, confrontandoci con lealtà e chiarezza con il Governo e le categorie interessate.

Abbiamo sempre cercato nelle sedi opportune di avanzare su proposte di merito, per individuare una posizione condivisa, ma le condizioni politico-istituzionali alla fine non hanno consentito di finalizzare un lavoro anche in questo settore, che avrebbe potuto trovare un punto di caduta che salvaguardasse operatori e utenti, occupazione e produzione, il tutto sempre in chiave di sostenibilità sociale ed economica.

Non è stato semplice arrivare sin qui, signor Presidente. Ha pesato molto, nella discussione di questo disegno di legge, una visione profondamente diversa del tema della concorrenza tra le forze politiche della maggioranza di unità nazionale che sosteneva il Governo Draghi. Il Partito Democratico non condivide la posizione di chi teorizza la bontà sempre e comunque della concorrenza, anche in ambiti come la scuola e la sanità, dove la concorrenza è stata praticata fin troppo in questo Paese, così come non condivide un approccio liberista e neanche condivide quella cultura politica neo-corporativa - che ho sentito anche questa mattina in quest'Aula - che spaccia la difesa di rendite di posizione per la tutela di imprese e di posti di lavoro. Tuttavia, nella lunga discussione parlamentare, per questo complessa e delicata, il testo è stato migliorato. Sono stati ascoltati, come è giusto, i portatori di interessi, arrivando a un buon lavoro di sintesi delle diverse posizioni. Mi riferisco, ad esempio, alle disposizioni dell'articolo 9, volte a mettere a regime il sistema dell'affidamento mediante procedure di pubblica evidenza nel trasporto pubblico locale. Poi si è intervenuti con l'articolo 22, per la necessaria definizione di un quadro di regole volte a ridurre i costi per la realizzazione di reti a banda ultralarga, con la razionalizzazione degli interventi dedicati alla realizzazione di reti di accesso in fibra ottica, con la previsione dell'obbligatorietà del coordinamento fra il gestore di infrastrutture fisiche e ogni operatore di rete che segua direttamente o indirettamente opere di genio civile, laddove due o più operatori intendano realizzare reti in fibra ottica nelle stesse aree. Vi sono poi le disposizioni dell'articolo 24, volte a rendere più efficace il contrasto al persistente fenomeno delle attivazioni inconsapevoli e di quelle fraudolente di servizi di telefonia e di comunicazioni elettroniche, tema che il PD ha particolarmente a cuore e su cui è sempre stata intensa l'attività parlamentare, finalizzata a proteggere le fasce più esposte come le persone anziane.

L'articolo 25 modifica l'attuazione della direttiva 97/67/CE, recante regole comuni per lo sviluppo del mercato interno dei servizi postali comunitari e per il miglioramento della qualità del servizio, altro tema che impatta una larga parte della popolazione, in particolare i residenti delle aree interne, visto che si interviene sull'ambito di applicazione degli obblighi di servizio universale, sulla base degli orientamenti della Commissione europea, delle esigenze degli utenti e delle diverse offerte presenti sul mercato nazionale in termini di disponibilità, qualità e prezzo accessibile, con la previsione di richiedere periodicamente al Parlamento le modifiche normative ritenute necessarie in ragione dell'evoluzione dei mercati e delle tecnologie.

Anche l'articolo 26, che delega il Governo ad adottare uno o più decreti legislativi per procedere a una nuova ricognizione dei regimi amministrativi delle attività private e alla loro semplificazione mediante l'eliminazione delle autorizzazioni e degli adempimenti non necessari, ha un forte impatto sulla vita delle nostre imprese, visto che sono previsti criteri e principi generali volti in gran parte a: tipizzare e individuare le attività private soggette a regimi diversi; semplificare i procedimenti relativi ai provvedimenti autorizzatori; estendere l'ambito delle attività private liberamente esercitabili senza necessità di alcun adempimento, inclusa la mera comunicazione; digitalizzare le procedure. Durante l'esame in Commissione sono state opportunamente introdotte norme per la semplificazione in materia di fonti energetiche rinnovabili.

Sempre in tema di interventi sulle attività economiche e produttive, con l'articolo 27, si cerca di rendere più efficace ed efficiente e coordinare i controlli sulle attività economiche ed in particolare: eliminare gli adempimenti non necessari; favorire la programmazione dei controlli per evitare duplicazioni, sovrapposizioni e ritardi al normale esercizio delle attività d'impresa; consentire l'accesso ai dati e lo scambio delle informazioni da parte dei soggetti con funzioni di controllo anche attraverso l'interoperabilità delle banche dati. Sono tutte azioni necessarie per favorire una sana dialettica, che consenta il dispiegarsi dell'attività economica in un'ottica di sostenibilità, di legalità, di sicurezza e, quindi, di sana concorrenza.

Un'innovazione del testo riguarda l'articolo 28, inserito in sede referente, che modifica la disciplina della professione di mediatore, al fine di rendere compatibile l'esercizio dell'attività di agente immobiliare per i dipendenti o collaboratori di imprese esercenti l'attività di mediazione creditizia.

Si allarga, quindi, l'ambito della mediazione creditizia venendo incontro anche a richieste del settore (penso, in particolare, alla FIAIP).

Con l'articolo 29 si interviene sulla disciplina della comunicazione unica per la nascita dell'impresa, riducendo da 7 a 4 giorni il termine entro cui le amministrazioni competenti comunicano per via telematica, all'interessato che ha presentato la comunicazione e al registro delle imprese che la accoglie, i dati definitivi relativi alle posizioni registrate, accorciando la tempistica necessaria.

Con l'articolo 30 si interviene al fine di rafforzare la concorrenza nel mercato unico dell'Unione europea, assicurando adeguati livelli di controllo sulle conformità delle merci, e di promuovere al contempo una semplificazione e razionalizzazione del sistema di vigilanza a vantaggio di operatori e utenti finali.

L'articolo 31 estende anche alle imprese di assicurazione con sede legale in altri Stati membri che operano nel territorio della Repubblica la procedura di risarcimento diretto, prevista dall'articolo 149 del codice delle assicurazioni private. Speriamo che questa innovazione, pur posticipata al 2023, abbia lo stesso effetto di quanto già fatto nell'unica legge sulla concorrenza che il Parlamento ha approvato finora, legge approvata dai Governi a guida PD della passata legislatura, quando, tra le altre cose, attraverso l'eliminazione della clausola di tacito rinnovo, si è ottenuto un calo generalizzato del costo del premio assicurativo dell'RC auto.

L'articolo 32, modificato nel corso dell'esame in sede referente, apporta modifiche alla disciplina sulla valutazione e il controllo delle operazioni di concentrazione da parte dell'Autorità garante della concorrenza e il mercato, sulle soglie di fatturato da cui scaturisce l'obbligo di notifica delle operazioni di concentrazione e sul trattamento delle imprese comuni. Le modifiche sono finalizzate ad adeguare la normativa nazionale alla normativa europea contenuta nel regolamento sulle operazioni di concentrazione.

È dunque un provvedimento importante. Abbiamo voluto dare il nostro contributo per migliorare la vita di cittadini, imprese, imprenditori e consumatori. Guardando a loro e all'interesse del Paese abbiamo lavorato, anche in queste ore, con le altre forze politiche, nonostante la ferita, le dimissioni del Presidente Draghi da noi non volute e non cercate, lavorando all'approvazione definitiva della legge sulla concorrenza. È un dovere che abbiamo nei confronti di questo Paese, un tassello fondamentale per l'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza e per il rilancio dell'Italia.